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Proprietà della Portulaca: l’erba grassa ricca di Omega-3
La Portulaca (Portulaca oleracea L.) è una pianta erbacea succulenta della famiglia delle Portulacaceae.
Originaria dell’India e forse del sud America, oggi è diffusa in quasi tutte le zone a clima temperato del mondo, compresa l’Italia.
La pianta raggiunge un altezza massima di 30-35 cm ed è caretterizzata da fusti carnosi, striscianti e ramificati, di colore marrone-rossastro e da foglie ovali, color verde chiaro, anch’esse carnose.
In Italia la Portulaca cresce un po’ ovunque ed è considerata alla stregua di un’erbaccia infestante. La si può trovare facilmente negli orti, lungo le sponde di fossati, nei campi, accanto ai marciapiedi e tra i campi incolti. La Portulaca è conosciuta nelle diverse regioni d’Italia con diversi nomignoli quali: porcellana comune, porcacchia, sportellecchia, erba grassa, erba dei porci, ecc.
Proprietà della Portulaca
Fra tutte le malerbe cittadine, la Portulaca è probabilmente una tra le erbe mangerecce più conosciute.
Quei cespuglietti verdi che crescono ovunque fra le crepe dei marciapiedi, tra i margini delle strade e i lati dei tombini e che calpestiamo distrattamente ogni giorno, sono da sempre ed in tutto il mondo, coltivati con cura e considerati una vera e propria leccornia gastronomica, di dignità pari, se non superiore, a quella della comune lattuga.
La Portulaca fino a qualche decennio fa veniva consumata quotidianamente anche dalle nostre parti, ma come molti altri usi e costumi, anche questo è andato via via scemando.
Recentemente però la Portulaca è tornata alla ribalta per le recenti pubblicazioni inerenti le sue notevoli proprietà nutrizionali e medicamentose.
Tutta la parte aerea della Portulaca è commestibile: foglie, fiori, semi e fusto.
In particolare in cucina vengono utilizzate le foglie, crude, o cotte, ma senza dubbio è mangiandole crude che il nostro organismo ne trarrà vantaggio, in quanto manterremo inalterati le vitamine e i sali minerali che con la cottura andrebbero inevitabilmente distrutti.
Valori nutrizionali della Portulaca oleacera (100 g di foglie fresche) :
Calorie | kcal. | 16 |
Acqua | % | 94 |
Proteine | % | 1.3 |
Carboidrati | % | 3.4 |
Grassi | % | 0.1 |
Ceneri | % | 1.2 |
La sua reintroduzione nella nostra dieta è caldeggiata da molti nutrizionisti per le particolari caratteristiche degli acidi grassi che contiene. Infatti la Portulaca è una delle maggiori fonti vegetali di acidi grassi Omega-3; 100 g di foglie di Portulaca contengono all’incirca 350 mg di acido α-linolenico (acidi grassi facenti parte del gruppo di Omega-3).
Ricordo che gli Omega-3 sono per lo più concentrati nei pesci particolarmente grassi come salmone e sgombro, mentre tra gli alimenti vegetali li troviamo soprattutto nella frutta secca.
E’ dimostrato da decine di studi internazionali che gli Omega-3 influenzano positivamente la memoria, l’orientamento spazio-temporale, l’attenzione, la fluidità di parola e la velocità di elaborazione dei dati, migliorando sia le performance scolastiche sia quelle lavorative.
Altri grandi benefici si hanno a livello cardiovascolare, dove Omega-3 regolano l’equilibrio tra colesterolo buono e cattivo a vantaggio del primo e di conseguenza della circolazione. Hanno inoltre un azione antitrombotica, riducono i trigliceridi e migliorano il ritmo cardiaco, evitando l’insorgenza di aritmie.