Il caffè, bevanda conosciuta in tutto il mondo e considerata un rito irrinunciabile per gli italiani, si gusta semplicemente al bar o a casa, da soli o in compagnia, per puro piacere o per assoluto bisogno di caffeina. Non tutti sanno però che oltre ai cosiddetti “caffè commerciali”, ovvero quelli venduti al bar o al supermercato, esistono anche i cosiddetti caffè “specialty”, generalmente venduti in piccole quantità e ad un prezzo molto elevato.
Il più caro di tutti è il Black Ivory, che però forse non tutti sarebbero disposti a bere. Questo caffè, infatti, viene ricavato dagli escrementi degli elefanti, che mangiano i chicchi di caffè direttamente dalle piante ma, non essendo in grado di assimilarli, li espellono parzialmente lavorati, ovvero modificati da un particolare enzima dello stomaco che conferisce a questo caffè un gusto molto amaro. Il suo costo è di circa 1.100 dollari al chilo.
Il Black Ivory presenta delle analogie con quello che ad oggi è il secondo caffè più caro del mondo, il Kopi Luwak, un caffè indonesiano che viene ricavato dalle feci della Luwak, una scimmietta conosciuta anche con il nome di civetta delle palme e che mangia i chicchi di caffè direttamente dalle piante per poi espellerli parzialmente lavorati ma pressoché intatti. In tal caso il prezzo al chilo è di 800 dollari.
Segue poi, al costo di circa 270 dollari al chilo, il caffè Hacienda La Esmeralda, prodotto a Boquete, un piccolo paese panamense, dall’omonima azienda. La sua caratteristica è data la modalità di coltivazione delle piante, che crescono a oltre i 1000 metri di altitudine e riparate sotto alberi di guava. Al prezzo di 210 dollari al chilo è possibile acquistare il caffè dell’Island of St. Helena Coffee Company, reso popolare da Napoleone Bonaparte, mentre è prodotto in Guatemala il caffè El Injerto, premiato nel 2006 come il miglior caffè al mondo e che può essere acquistato ad un prezzo di 150 dollari al chilo.